Linee programmatiche di intervento e discussione sul tema del rapporto tra Beni Comuni e Cittadinanza Attiva:
Macao esprime la volontà di avviare una discussione, a livello locale e nazionale, che miri a qualificare il concetto di beni comuni radicandolo in processi di democrazia partecipativa. Macao vuole contribuire ad una riformulazione delle modalità di utilizzo dei beni collettivi, senza rientrare in meccanismi di affidamento e delega a soggetti pubblici o privati che promuovono un diritto esclusivo ed escludente.
Considerando la valenza politica d’una lettura incrociata dell’articolo 43 della Costituzione Italiana e delle norme che regolamentano gli Usi Civici, Macao richiede alle istituzioni il riconoscimento di quel processo per cui un Bene Comune possa essere restituito ad una determinata Comunità di Riferimento, intesa come una moltitudine di soggetti che di quel bene voglia fare un uso inclusivo ed includente.
Considerato che:
Macao, in qualità di movimento politico, artistico e di ricerca, ha valorizzato e restituito alla pubblica utilità edifici abbandonati e in condizioni di degrado localizzati all’interno della città di Milano, rivitalizzando questi luoghi tramite proposte artistiche e culturali, e avviando fuori e dentro di essi una sperimentazione di forme di democrazia partecipativa e di condivisione della produzione e del lavoro.
L’esperienza di Macao dimostra come, in tali occasioni, una comunità di cittadini, lavoratori ed utenti, possa definire come Bene Comune uno spazio e le pratiche che lo attraversano, grazie alla piena legittimità di processi costituenti fondati sulla partecipazione e la cittadinanza attiva.
Il contesto in cui ci si muove è connotato dall’enorme quantità di spazi lasciati all’abbandono e al degrado, all’interno di un quadro nel quale il Comune non ha le risorse economiche e materiali necessarie a riqualificarli e restituirli alla città. Al contempo, forme di cittadinanza attiva quali Macao, dimostrano di poter svolgere in autonomia questa funzione pubblica, senza però che questo merito venga loro riconosciuto.
Tali realtà, rimanendo estremamente fluide nella propria composizione, si articolano secondo modalità tali da non poter essere formalizzate nei canoni attualmente necessari per costituirsi in personalità giuridiche (per esempio assenza di organizzazione gerarchica, adozione del metodo del consenso, estraneità a concetti quali la delega o il voto).
Macao propone di:
Avviare una discussione pubblica, aperta ai cittadini e alle istituzioni locali e nazionali, per qualificare in modo condiviso il concetto di beni comuni e per definire un riconoscimento giuridico alle Forme e alle Pratiche di Legittimazione della Cittadinanza Attiva. Nello specifico, e in coerenza con l’articolo 43 della Costituzione Italiana e con i regolamenti sugli Usi Civici, Macao intende favorire una forma democratica di gestione del bene comune monumentale denominato Ex Borsa del Macello, situato all’indirizzo di Viale Molise 68 - 20137 - Milano.
La destinazione d’uso che si intende promuovere per il suddetto spazio, sarà determinata con modalità partecipative e avrà esito in attività condivise dalla comunità di riferimento. Tali attività dovranno consentire di restituire il bene comune a servizio della collettività, in qualità di servizio capace di generare e ridistribuire risorse materiali ed immateriali, in accordo con principi ispirati ad un atteggiamento responsabile e rispettoso dei diritti e degli interessi delle generazioni presenti e di quelle future.
La necessità di avviare una discussione intorno a queste tematiche, è data dalla consapevolezza che il processo di valorizzazione dei beni comuni, al quale Macao ha contribuito con le proprie azioni, non è riconducibile alla cornice dei tradizionali strumenti di gestione e di assegnazione temporanea di beni pubblici ad associazioni o enti giuridicamente costituiti. Pertanto, volontà di Macao è quella di fondare nuove pratiche di riappropriazione dei beni comuni da parte della collettività, favorendo la collaborazione di una molteplicità di soggetti che si riconosca nell’impegno di farne un uso il più possibile aperto e partecipativo. L’utilizzo e la gestione degli spazi da parte di una comunità di riferimento così identificata, dovrà perciò avvenire tramite la definizione e l’applicazione di un regolamento ispirato a logiche d’inclusione e autodeterminazione.
I principi sui quali Macao fonda la propria azione e il proprio impegno sono:
• Dichiarare in modo chiaro le finalità, il metodo e gli esiti che intende perseguire;
• Garantire processi di democrazia partecipativa;
• Tutelare l’accessibilità e la fruizione diretta del bene comune da parte della collettività;
• Assicurare che la gestione e la programmazione delle attività si svolgano in modalità condivise e partecipate;
• Operare in modalità di ricerca e di studio, anche attraverso la collaborazione con enti di formazione e sperimentazione presenti sul territorio nazionale e internazionale;
• Favorire attività artistiche e culturali aperte alla cittadinanza;
• Non perseguire scopo di lucro.
Tale proposta trova fondamento e si pone in dialogo con:
• L’articolo 43 della Costituzione Italiana.
• Le norme che regolano gli Usi Civici (varie).
• I Materiali di lavoro della Commissione Rodotà, “I Beni Pubblici”, a cura della Segreteria Scientifica, Ministero della Giustizia, Roma, 15 febbraio 2008
• La delibera del Comune di Napoli - prot. n° 400 del 25/05/2012. Oggetto: linee di indirizzo per la destinazione del complesso di San Gregorio Armeno, denominato ex Asilo Filangieri, situato in Vico Giuseppe Maffei n°4, luogo con utilizzo complesso in ambito culturale, nonché come luogo di sperimentazione della fruizione, dei processi di elaborazione della democrazia partecipata nell’ambito della cultura, intesa come bene comune e come diritto fondamentale dei cittadini.